La Chiesa del SS.mo Nome di Maria
Nel Foro Traiano, vicino alla Colonna Traiana, dove al tempo dell'antica Roma si trovavano le Biblioteche Latina e Greca, si può ammirare una bella Chiesa settecentesca, culminante con una grande cupola, dedicata al SS.mo Nome di Maria; il SS.mo Nome di Maria si trova nel primo capitolo del Vangelo di Luca nel quale è descritta l'Annunciazione La Chiesa è stata costruita dall'Arciconfraternita omonima che ne conserva la proprietà.
All'esterno la Chiesa si presenta a pianta ottagonale di cui soltanto cinque lati sono visibili. Sulla fronte le doppie colonne fiancheggianti la porta architravata sostengono il timpano ed il tamburo su cui poggia la cupola alla cui sommità svetta un lanternino. L'ordine inferiore dell'edificio è coronato da una balaustra adorna di 11 statue di travertino raffiguranti Evangelisti e Profeti.
L'interno della Chiesa è di forma ellittica sovrastato dalla grande cupola traforata da otto grandi finestroni.
Nella sacrestia e nei locali annessi numerose lapidi ricordano benefattori, benefici spirituali e momenti importanti della ricca storia della Chiesa. Dal punto di vista artistico è di notevole interesse la Cappella dell'Altare Maggiore, disegnata da Mauro Fontana, con gloria di Angeli e nubi di Andrea Bergondi al cui centro è incardinata la venerata icona bizantina della Madonna. Due aquile a doppia testa con triplice corona sono esposte sulle lesene fiancheggianti la Cappella dell'Altare Maggiore a memoria della speciale protezione che l'Imperatore Leopoldo 1° volle concedere per sé e per i suoi eredi.
Rinnovazione della Chiesa del SS. Nome di Maria al foro Traiano
I lavori di rinnovazione della chiesa sono stati effettuati nel 2015 per desiderio di Padre Romano Matrone, Priore dell’Arciconfraternita del SS. Nome di Maria. Poiché i segni sono fondamentali per comprendere il significato profondo della liturgia (come viene affermato dalla Chiesa in seguito al Concilio ecumenico Vaticano II ed evidenziato nel numero 55 dell’Eucaristicum Mysterium di PaoloVI in cui si dice che “Nella celebrazione dell’Eucaristia si manifesta in diversi modi la presenza di Gesù Cristo”) si è voluto privilegiare, attraverso questi, l’aspetto eucaristico della tradizione collocando, nelle chiese laterali, i confessionali ed evidenziando la mensa nello spazio centrale della costruzione circolare della Chiesa.
Padre Romano Matrone